Mentre scribacchio appunti che diventeranno liste di cose da fare, bozze di ricette o pensieri che parcheggio su carta pronti al decollo come in un hangar, allungo una mano distratta verso il bicchiere del tè freddo.
Il liquido fresco scende nella gola provocando un flusso di ricordi. Così piacevoli da farmi appoggiare la penna senza neanche accorgermi.
Il tè freddo delle mie estati di bambina.
I pensieri vagano tra ricordi di caraffe e bottiglie di bibite fatte in casa.
Anche se amo il tè freddo d’estate tanto quanto quello caldo d’inverno.
Ma se quello invernale è diventato un rito in età adulta, quello freddo che preparava nonna era una delle bevande preferite delle estati di quando ero bambina.
Potevo bere il tè freddo con moderazione, credo per scongiurare gli effetti della teina. Mamma era abbastanza irremovibile su questo punto. Nonna invece era più accomodante e visto che della mia merenda, come di tutti i pasti, si occupava lei, lasciava ne bevessi un bicchiere tra un gioco e un giro in bicicletta.
Naturalmente, in quanto contingentato, non era mai abbastanza. Forse è per questo che oggi bevo il tè freddo nel bicchiere più grande che possiedo. Un solo bicchiere ma grande.
Dove aggiungo anche tanto ghiaccio, nonostante sia fresco di frigorifero.
Diventata ragazzina scoprii il tè freddo già pronto, con il suo carico di zuccheri, aromi e conservanti. E anche se non mi piaceva particolarmente, quando invitavo le amiche a casa non volevo il tè fatto in casa e servito nelle caraffe appannate dal ghiaccio che tintinnando annunciava l’inizio della merenda.
E oggi che sono ormai sulla soglia dell’età dei ricordi, vorrei poter tornare per un momento a quel tempo felice e dire una parola che da bambina usavo per educazione ma che non ho fatto in tempo a dire a nonna con la pienezza dell’età adulta: grazie. Per quello che mi hai lasciato e insegnato.
La preparazione.
A seconda dell’occasione nonna versava il tè nelle brocche o nella bottiglia di vetro con il tappo.
Nel primo caso significava che c’era una merenda o una qualche festa in vista, mentre la bottiglia era soprattutto per uso e consumo degli abitanti della casa.
Nonna preparava un tè leggero usando un paio di bustine di quello per la colazione.
La cultura del tè non era diffusa come oggi e, neppure, esistevano le botteghe di oggi dove scegliere tra tante varietà e profumi diversi.
Sara non aggiungeva zucchero e io da allora sono abituata a berlo così.
Quello estivo e pure quello invernale dove, ogni tanto, aggiungo qualche goccia di limone oppure del latte.
Anche io ho preparato un tè freddo naturale ma, mentre il tè caldo è ancora in infusione, puoi aggiungere zucchero, o un dolcificante come miele o sciroppo d’acero.
Ho utilizzato un tè verde leggero che ho aromatizzato con foglie e fiori delle aromatiche. Puoi scegliere tra basilico, origano e timo. Se non è il momento della fioritura, usa solo le foglie.
Buona cucina, Monica
La parola italiana per dire tè.
Tè, non te, tea o the.
Tè con accento tonico grave che indica pronuncia aperta (come per caffè).
Bevande estive.
L’orzata al limone conserva il gusto delle bevande di una volta ma non ricorda per nulla quello dolce dell’orzata tradizionale: qui trovi la ricetta.
A volte, soprattutto quando cerco sollievo immediato dalla canicola estiva, preparo una semplice acqua aromatizzata con limone e rosmarino.
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Consigli
Scegli il tè che preferisci. Se usi una qualità di tè verde leggero, sono sufficienti pochi minuti di infusione. Al tè nero lascio 5 minuti.
Aromatizza il tè con foglie e fiori di una aromatica che ami. Puoi scegliere tra basilico, timo e origano. La menta è un grande classico ma non è la mia preferita.
Ricetta del tè freddo fiorito
per una caraffa o una bottiglia da un litro
Ingredienti
acqua naturale, un litro abbondante
3 cucchiaini di tè verde
3 rametti di timo con i fiori (quando è stagione)
succo filtrato di un limone
cubetti di ghiaccio
Procedimento
Scalda l’acqua arrivando appena al bollore e spegni.
In una teiera o in una brocca metti la tua miscela preferita di tè e due rametti di aromatica precedentemente sciacquata e asciugata con delicatezza (soprattutto se ha i fiori) e versa l’acqua calda.
Lascia in infusione per alcuni minuti.
Poi filtra e versa in una caraffa. Aggiungi il succo di limone e del ghiaccio, mescola e riponi in frigorifero.
Servi il tè freddo e al momento di servire versalo nei bicchieri e guarnisci con rametti dell’aromatica che hai usato. Se sono in fiore ancora meglio!