Stridoli o strigoli.
A casa mia si chiamavano strigoli.
Nonna usava spesso questa erba spontanea. Con gli stridoli preparava un tipico ragù vegetariano, oppure il risotto ma anche la frittata, la schiacciata con le patate e la minestra di maltagliati in brodo di gallina. E li usava anche come ripieno dei tortelli.
A me piacciono anche in insalata, insieme a qualche ravanello e a una mela croccante tagliata a fette sottili.
Gli stridoli
È una erba perenne e spontanea che può diventare molto alta, ha foglie lanceolate, con estremi appuntiti e fiori bianchi. Ed è tutta commestibile.
Si trova un po’ in tutta Italia ma in Romagna è molto diffusa e comune.
Cresce dalle zone collinari e appenniniche fino alla bassa, vicino al mare. Gli stridoli nascono spontanei nei prati, ai margini delle strade bianche, le vecchie cavedagne di campagna non asfaltate, e anche nelle pinete.
Le donne di casa li raccoglievano nei campi in gran quantità.
A giugno, quando da piccola partivo per il mare con nonna, dopo il temporale andavamo in pineta a raccogliere stridoli e pinoli che, grazie alla burrasca che scuoteva i pini, cadevano a terra insieme alle pigne profumate.
E naturalmente raccoglievamo anche quelle per il fuoco del camino invernale. Una volta a casa faceva il ragù, una preparazione veloce che si sposa bene con la pasta e i tempi della spiaggia.
Gli stridoli fioriscono da primavera a estate inoltrata. Anche fino a ottobre, dipende dalla stagione. Quindi hai tutto il tempo di trovarli. Naturalmente non devi andare per campi, puoi acquistarli al supermercato o in un mercato contadino.
Risotto con gli stridoli
È incredibile come una semplice erba spontanea dia tanto sapore a questo risotto.
Uno dei miei preferiti, se devo dirla tutta.
Puoi comprare gli strigoli in quantità e fare scorte. Lava e cuoci le foglie, poi metti in congelatore.
In questo modo potrai goderti il risotto con l’arrivo delle prime giornate fredde di fine autunno.
Adesso c’è anche chi li coltiva in serra e sono disponibili tutto l’anno.
Anche se io preferisco quelli di stagione che hanno più sapore.
Ricordo ancora quando, da bambina, andavo a raccogliere gli stridoli. Ho ancora nelle orecchie la raccomandazione di non strappare la pianta che, essendo perenne, si lasciava per ritrovarla l’anno successivo. Coglievo invece foglie e fiori, detti bubbolini. Le foglie hanno un sapore intenso ma dolce che può ricordare i piselli o gli asparagi e non perdono l’aroma neppure da cotte.
Non vado più a raccogliere stridoli, nei prati o in pineta, da decenni.
E un po’ mi dispiace non avere qualcuno da accompagnare per tramandare la conoscenza di questa erba e il piacere che provavo io, bambina, nel raccogliere quel bottino profumato nel silenzio ovattato della pineta, tra luce e ombra, quasi stordita dal profumo inebriante tipico di boschi e pinete dopo il temporale. Ma poi chissà se gli stridoli si trovano ancora nelle pinete di Ravenna.
Buona cucina, Monica
Cucina con me
La cucina con le erbe è una cucina antica che molte persone stanno riscoprendo. Anche io sono tra queste.
Al mercato contadino mi scopro a cercare erbe che riportano alla mente sapori e memorie. Nonna cucinava tantissime ricette con le erbe. QUI ti lascio le polpette con erbe spontanee e ricotta che tu puoi fare usando semplicemente rucola e spinaci, sentirai che buone.
Keep in Touch
- Per ricevere storie di storia gastronomica, memorie culinarie e ricette inedite iscriviti alla mia newsletter.
- Se ti va puoi seguirmi anche su Instagram, Pinterest e Facebook.
Risotto con gli stridoli
Ingredienti
- 200 g di stridoli
- 2 scalogni oppure 1/2 porro (parte bianca) o una cipolla piccola
- 30 g di olio d'oliva
- 30 g di burro
- sale q.b.
- 1 litro di brodo vegetale o di carne
- 280 g di riso Carnaroli
Istruzioni
- Elimina la parte finale dello stelo degli strigoli, quella dura, salvando le foglie. Lava sotto acqua corrente.
- Trita a coltello strigoli e scalogni.
- In una padella larga, sciogli il burro nell’olio a fiamma dolce, aggiungi scalogni e stridoli, un pizzico di sale e soffriggi dolcemente per 5-6minuti.
- Unisci anche il riso, versa un mestolino o due di brodo e mescolando cuoci per due minuti prima di aggiungere 1/2 litro di brodo e sale. Per il tempo di cottura del riso segui quello indicato sulla confezione del riso che stai usando. Mescola di tanto in tanto e versa altro brodo se si asciuga troppo.
- Quando il riso è cotto ma ancora al dente, spegni, assaggia e, se serve, aggiusta di sale. Lascia riposare il risotto due minuti prima di servire, se ti sembra troppo asciutto aggiungi qualche cucchiaio di acqua o di brodo avanzato.