Passate, salse, confetture, marmellate, sciroppi, succhi e vasi di frutta, sottoli e sottaceti.
Giardiniera e cipolle rosse in agrodolce. In vaso si mettevano anche i pomodori ciliegini e quelli lunghi al naturale. A fargli compagnia, qualche foglia di basilico.
Sono passati decenni da quando, stagione dopo stagione, la produzione era soprattutto casalinga.
La dispensa di casa era ricca e ben fornita.
Andare a prendere un vasetto, era un vero piacere.
Mi piaceva ammirare la varietà ben disposta sugli scaffali, i colori dei vasi, annusare i profumi che riempivano la cantina.
Le cipolle in agrodolce e la stagione degli sciroppi di frutta
C’era il tempo di fare tutte quelle cose delle quali oggi si occupano produttori e industria.
Da qualche anno ho recuperato il piacere di fare un po’ delle preparazioni che ricordo sin da quando ero piccola e grazie alle quali il mondo mi sembrava un posto meraviglioso. E la cantina di casa una stanza magica.
Lavoro piccole quantità che ho poco spazio e anche il tempo è giusto quello del fine settimana. Ma ogni volta che recupero sapori e memorie provo una felicità che mi riporta indietro nel tempo e mi fa stare bene.
A un tempo, ad esempio, quando le marmellate non si facevano mica 1k di frutta con un 1kg di zucchero. Neanche per sogno. Le donne di allora, che ricordavano le privazioni della guerra, consideravano lo zucchero un bene prezioso da usare con parsimonia.
Le confetture si facevano seguendo un metodo più antico.
Prima si faceva bollire la frutta, senza zucchero. Poi si scolava la polpa dal liquido, si pesava e solo a quel punto cuoceva con lo zucchero. Questa è una delle ragioni per cui qualcuno ricorda ancora marmellate meno dolci di quelle di oggi.
Il liquido della frutta cotta si usava per fare gli sciroppi, al naturale o dolci, aggiungendo acqua e, a volte, anche dello spirito.
Il liquido bollente finiva nelle bottigliette, come i succhini, pronto all’uso.
Con lo sciroppo di ciliegie o con quello di prugne si preparavano le cipolle rosse in agrodolce che sarebbero state molto apprezzate in compagnia di arrosti e bolliti, a fianco di un piatto di patate bollite lucide di burro.
A casa, una volta, si usava l’aceto di vino mescolato con una parte di sciroppo di frutta al naturale. Io ho usato aceto di mele. Prima di consumare, lascia riposare in dispensa per qualche mese.
Le cipolle rosse in agrodolce sono perfette per accompagnare un arrosto di maiale (QUI trovi la ricetta del carré di maiale glassato), roast beef (hai provato la mia versione al limone?) e, naturalmente, il bollito.
Buona cucina, Monica
Cucina con me
QUI trovi la ricetta dello sciroppo di ciliegie, versione dolce. Puoi usare la ricetta come base per preparare lo sciroppo di frutta che preferisci.
Dell’amore per la cantina di casa come luogo magico e accogliente, ne ho parlato QUI, dove trovi la ricetta per fare i succhi di frutta buoni come quelli di una volta.
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Consiglio
Puoi aromatizzare l’aceto con lo sciroppo di frutta che preferisci ma scegli un sapore che si sposi bene con le ciliegie. Oltre a ciliegie e prugne, puoi usare succo di lampone.
Cipolle rosse in agrodolce
Per alcuni vasi
Lista degli Ingredienti
cipolle rosse, 1 kg
succo di ciliegia o di prugne, 300 ml
aceto di mele, 100 ml
acqua, 500 ml
zucchero semolato o di canna, 150g
sale fino, 20 g
foglie d’alloro, 5
Procedimento
Prepara l’aceto aromatizzato con il succo di frutta.
Lava 100 g di frutta e metti in un tegame con 400 ml di acqua.
Cuoci per 20 minuti circa, spegni, lascia raffreddare e filtra.
In alternativa puoi usare dello sciroppo non zuccherato già pronto.
Sbuccia e taglia a fette le cipolle.
Metti le cipolle a fette nei vasi lasciando un centimetro dal bordo.
In un tegame unisci tutti gli ingredienti liquidi. Aggiungi zucchero, sale e foglie d’alloro. Porta a bollore, e versa la marinata bollente sulle cipolle usando un mestolo
Prima di chiudere i vasi, metti una foglia d’alloro in ciascun barattolo, capovolgi e lascia raffreddare.
Conserva per alcuni mesi in dispensa prima di consumare.