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Biscotti al limone. Una cuoca di casa che scrive di cibo

Biscotti al limone

Sono una cuoca di casa che scrive di cibo.

Condivido sapori come quello dei biscotti al limone che hanno la semplicità e la ricchezza del cibo migliore che io abbia mai assaggiato. Quello di casa.

Scrivere di cibo. Quale cibo?

Ho assaggiato quello deliziosamente perfetto preparato da chef stellati e quello soddisfacentemente già pronto di ristoranti e delivery.

Ma se penso alla cucina che amo di più, quella che mi nutre e conforta, quella delle memorie e dell’identità, dei riti e della cura, sul tavolo restano solo le ricette di casa, spesso fogli ingialliti e consunti per l’uso, l’Artusi e poco altro. 

Dunque, scrivo di cibo guardandolo da una prospettiva precisa, dalla mia cucina.

 

Scrivere di cibo in Italia

Cosa significa, per me, scrivere di cibo

Nel 2014 ho aperto questo blog e il percorso per arrivare sino a qui, a un grande tavolo di legno ricoperto per metà da un grande tagliere di marmo, circondata da penne e cucchiai, fogli e ingredienti, pc e pentole, il viaggio -dicevo- è stato lungo, ricco di esperienze e suggestioni.

Fino al 2018 ho attraversato tante fasi: ho studiato e acquisito competenze in modo disordinato, ho letto e cucinato tantissimo. Ho condiviso il blog con altre persone e altre voci. E poiché ho sofferto, e soffro ancora ma ci sto lavorando, di un complesso di inferiorità che mi fa pensare che gli altri siano più interessanti di me, ho fatto molti passi indietro nella casa che io ho costruito e progettato fino a ritirarmi nella stanza più nascosta. Nel frattempo, assente dal mio stesso blog, prendevo treni su treni per raggiungere clienti ed eventi
Ed è proprio durante questi anni che possono sembrare frenetici e confusi che il progetto esplode come un urlo nella quiete silenziosa della mia cucina che affaccia sui tetti di Bologna.

Nel gennaio 2019 inizia la mia avventura di food blogger che scopre il piacere di cucinare e raccontare il cibo prima di Bologna dove vivo, poi di bologna e della Romagna, dove sono nata e cresciuta fino ad approdare, negli ultimi anni, a un racconto che abbraccia tutta l’Emilia-Romagna. E poteva solo finire così come tanti anni fa avevo già esplicitato nella presentazione del blog scrivendo che è una passeggiata lungo la via Emilia.

Le idee come i progetti hanno bisogno di tempo, nel mio caso è stato un tempo molto lungo visto che ho dovuto anche liberarmi di aspettative e doveri che portavo cuciti come una seconda pelle che mi stava soffocando.

La mia voce come food writer

Un’altra cosa che ho compreso nel tempo è la differenza tra food blogger e food writer e di appartenere alla seconda categoria.
Lo dico meglio? All’interno della grande categoria food blogger, sono una food writer.
Entrambi raccontano il cibo solo che i primi hanno una narrativa orizzontale, quella del food blogger ha una verticalità, che manca al primo. Sono due modi diversi di condividere il cibo senza meglio o peggio.

 

Il food writer inserisce la ricetta in un contesto di racconto che, ad un certo punto, lo obbliga a trovare la sua voce e a individuare il suo lettore tipo. Da giovane ricercatore di storia contemporanea ho studiato a lungo i modelli idealtipici (in riferimento ai sistemi politici) e, lo stesso, continuo a non riconoscere le caratteristiche di quello che dovrebbe essere il mio lettore tipo. Buio totale.

È andata meglio con l’individuazione della mia voce. È bastato rileggere dieci post del blog per capire che sono una food writer

  • con una forte identità territoriale, Italiana e locale.
  • e animata da una altrettanto solida tensione etica e politica verso il pianeta e le persone. Dalle nostre cucine di casa possiamo fare molto.
  • che scrive di memorie culinarie. Rappresento l’ultima generazione tra le donne di casa mia e sento il dovere e lil piacere di onorare il patrimonio di ricette e tradizioni trasmesso da quelle precedenti. Scrivere di cibo è un modo per condividere e tramandare quella ricchezza. Per non dimenticare e ringraziare.
  • e di storia. In questo caso la mia professione di ricercatore è un valido supporto per fare ricerca.
  • infine, sono una food writer aspirante scrittrice tout court.

Biscotti al limone

Biscotti al limone

Questa è l’ultima ricetta che ho sviluppato nell’ambito della collaborazione con il canale di cucina del Tgcom24.
Se non hai abbandonato la lettura e sei arrivato fin qui: grazie.
Meriteresti che venissi a casa tua a portarti un intero cestino di biscotti al limone.

Tornando ai biscotti al limone, al morso sembrano nuvole friabili.

Il profumo e il sapore del limone sono ben distinguibili senza creare il poco piacevole effetto “saponetta”.

La ricetta ha un suo naturale equilibrio tra parte secca e liquida e per questo ti invito a fidarti rispettando le quantità indicate per essere certi della buona riuscita.

Diventano croccanti mentre raffreddano fuori forno, disponili su una gratella per dolci.

Sfornali appena iniziano a prendere colore.

Buona cucina, Monica

Link agli articoli dove ho scritto del blog

Radici in vaso e confettura di mele al sapore di strudel: qui.
Torta di pane e due anni di blog: qui.

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Biscotti al limone

Ricetta Biscotti al limone


per circa 40 biscotti
Ingredienti


fecola di patate, 100g
farina 00, 200 g
burro, 150g
scorza di un limone grande, biologico
1 uovo a temperatura ambiente
zucchero a velo, 120g
1 pizzico di sale

granella di zucchero q.b.


Procedimento


In una ciotola mescola le farine e il sale e metti da parte.

Sguscia l’uovo in una ciotola, grattugia sopra la scorza del limone e batti leggermente con una forchetta. L’uovo assorbe gli oli essenziali contenuti nella buccia del limone e poi li rilascia come sapore nell’impasto.

Aggiungi il burro e l’uovo battuto alle farine e impasta.

Avvolgi il panetto nella pellicola e conserva in frigorifero per 2 ore.

Accendi il forno a 180 gradi, funzione statica.

Stendi l’impasto a una altezza di 4 mm e dagli la forma che preferisci. Copri la superficie con granella di zucchero.

Disponi i biscotti in file ordinate su una teglia ricoperta da carta forno.

Cuoci i biscotti per 15 minuti o fino a quando i bordi sono dorati.

Lascia raffreddare prima di riporre in una scatola di metallo.

Si conservano per diversi giorni.

Biscotti al limone

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