Alcuni sapori sembrano foto in bianco e nero di un’Italia dolce e romantica che appartiene al passato. I brustolini, bruscolini o brustulli, per dirla all’emiliana, sono semi di zucca essiccati, tostati e salati.
Un tempo erano una golosità a buon mercato. Si vendevano sfusi, avvolti nella carta.
In Italia sono stati uno dei primi snacks da cinematografo e da stadio.
Il brustolinaio
"s'avvicina lentamente / ha l'aspetto trasognato /
malinconico ed assente /
non si sa da dove vien / ne dove va /
chi mai sarà" ....
La figura del brustolinaio mi ricorda questa strofa di Vecchio Frack che cantava Domenico Modugno.
Oggi i brustolini si comprano confezionati ma fino agli anni Sessanta erano il brustolinaio e la brustolinaia a venderli per strada. Solo a sentirli nominare pensi a un’Italia diversa, forse più povera e analfabeta (mmmh, forse), certo più poetica.
Detto anche “uomo o omino dei brustolini”, il brustolinaio vendeva la sua merce nei luoghi di svago come sale da ballo, cinema, piazze di paese nei giorni di festa e lo stadio alla domenica.
Oggi i semi di zucca si trovano, come ho detto, già pronti e sbucciati.
Fine della poesia, vittoria del pragmatismo.
Anche se non ho memoria dei venditori di brustolini, ricordo i vasi di vetro che nonna preparava come trastullo delle serate fredde, quelle passate giocando a carte.
A dire il vero non sono mai stata una gran mangiatrice di brustolini perché non avevo pazienza di eliminare la buccia.
Storie dall’orto. I brustolini
Sono certa che capirai come si sia accesa la proverbiale lampadina quando Luciano, custode della casa di campagna, vedendo le zucchine fuori misura cresciute nel mio orto, esclamò “Adesso farai i brustolini”.
Ti racconto come è andata.
Un paio di anni fa curavo un orto bellissimo. E per un paio di stagioni ho anche organizzato in un vivaio bolognese un corso per fare l’orto rivolto a ortolani urbani che muovevano i loro primi passi (l’ortolano urbano è una figura real-mitologica di cui parlo nel post Ortolani urbani. Identitkit di un ossimoro biologico).
Ad ogni modo, a ogni partenza per le vacanze estive, il buon Luciano garantiva al mio orto quel po’ di acqua necessario alla sopravvivenza. Poi, una volta tornata, debellare le erbacce e curare le piantine, era affar mio.
Al mio ritorno, un anno, trovai che le zucchine erano “esplose”. Nel senso che erano gialle e cresciute a dismisura. Pensando che le mie zucchine XXL fossero buone da niente, stavo per buttarle quando Luciano, che in realtà mi teneva sempre d’occhio perché da giovane aveva avuto anche lui la passione dell’orto, disse: “beh dì, non vorrai mica buttarle via”.
Come Neo di fronte all’Oracolo, attendo la grande rivelazione.
E così come l’ho ricevuta, la trasmetto.
Le zucchine LUNGHE, non quelle tonde, contengono un sacco di semi che diventano brustolini. Volendo senza neppure bisogno del forno.
Ok, per accorciare i tempi, tosta i semini nel forno.
Come fare i brustolini a casa
Se anche nel tuo orto stanno crescendo delle zucchine giganti, presta attenzione.
Lascia le zucchine attaccate alla pianta fino a che, dopo essere cresciute, iniziano a diventare gialle. Poi staccale e mettile al sole fino a che saranno completamente gialle.
In alternativa, procurati una zucca matura e segui esattamente lo stesso procedimento, non cambia nulla. Anzi, di solito è proprio con i semi della zucca che si preparano i brustulli.
I brustolini sono perfetti per amanti del riciclo e foodies nostalgici.
Buona cucina di una volta, Monica
Consigli
Puoi tenere da parte alcuni semi per ri-piantarli.
I brustolini di una volta erano salatissimi. Per rendere la buccia così salata, dopo avere lavato i semi con la buccia coperta o sporca di filamenti, metti in una ciotola di acqua e sale e lascia in ammollo per 24 ore (ogni due bicchieri di acqua, aggiungi 1/4 di cucchiaino di sale.
Servi i brustolini con un Bellini rivisto in chiave bolognese.
Ricetta per fare i Brustolini
Ingredienti
per un paio di vasetti
1 zucca oppure 4 zucchine giganti e mature
sale q.b.
paprika q.b.
Procedimento
Apri la zucca o le zucchine con un coltello e con le mani recupera i semi, che si trovano nella parte molle e filamentosa. L’effetto pulp è garantito.
Elimina i semi e lava bene sotto acqua corrente.
Poi lascia essiccare al sole su una griglia, in giardino o sul davanzale, per 15 giorni circa.
Non si può prescindere da una asciugatura del seme, ma se non vuoi aspettare 15 giorni, fai asciugare per qualche giorno e poi falli tostare o nella padella antiaderente o nel forno già caldo (45 minuti a 160 gradi C), girandoli spesso.
Una volta che sono essiccati ben bene, sala leggermente e metti in vaso.
Invece del sale puoi usare la paprika.
Conserva in vaso di vetro.
Si mantengono per 3-4 mesi.
2 Commenti
Carolina
Li adoro!
Monica
E farli a casa non è complicato. Certo, bisogna avere un po’ di tempo ma non c’è preparazione che non richieda un po’ di tempo e amore, giusto? Buona cucina, Monica