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Una crostata di ricotta per una nuova consapevolezza

Crostata di ricotta e gocce di cioccolato

Sono una persona riservata.
Di solito non parlo dei miei sentimenti o problemi.

Non ricordavo di averlo fatto con tanta sincerità nel post dedicato alla torta di grano saraceno (QUI). Era gennaio 2019 quando mi domandavo dove trovare la forza per superare un momento difficile.

Dopo tre anni e una lunga caduta, sono qui per condividere la risposta.
E la ricetta della crostata di ricotta.

In questa società che ammette solo il successo, succede che chi sta male si senta schiacciato e messo da parte. Invece cadere e stare male sono cose della vita.

Per questa ragione ho deciso di condividere qui un momento personale di difficoltà.
Spero che il mio racconto possa essere utile a chi attraversa una fase difficile.
Perché nessuno dovrebbe sentirsi sbagliato o restare solo davanti a un problema.

Crostata di ricotta

Breve premessa

La crisi, oggi ho capito, è stata una somma di problemi.

Scelte lavorative sbagliate e vecchie situazioni mai risolte.

Il Covid ha reso tutto più complicato.

Anche l’età è stato un problema.
Avevo 47 anni, stavo per raggiungere un traguardo importante e io mi sentivo a pezzi.
Per la prima volta la vita non era come la conoscevo, cioè una grande corsa.
Ero ferma davanti a un abisso che mi spaventava.

Gli amici, o meglio i conoscenti, sono scomparsi. Tutti.

Infine, stavo emotivamente così male che mi sono ammalata.
Interventi chirurgici, con un prima e un dopo pesanti, esami medici e dolori di ogni tipo.
Fino a quando sento un terribile dolore ai denti che non c’è, nessuna infiammazione.
Ricordo una dottoressa che dice: fino a quando il corpo espelle il dolore va tutto bene ma deve risolvere i suoi problemi.

Nel frattempo, la voce nella mia testa diceva questo:
“Fallita. Hai sbagliato tutto. Non sei niente, non ti vuole nessuno”.

L’insistenza nel darmi la colpa di tutto, a pensare di essere sbagliata e di non fare o sapere fare abbastanza, l’incapacità di tutelarmi dagli egoisti.

La depressione. Ho passato mesi a piangere, ogni giorno. Ero inconcludente, facevo fatica a concentrarmi, ero demotivata.

I mesi sono diventati quasi 3 anni della mia vita.

Crostata di ricotta

E poi..

Ho iniziato a liberarmi degli oggetti. Anche quelli che credevo fosse impossibile eliminare.
E più cose eliminavo, meglio mi sentivo. Poi ho allontanato le persone nocive, a volte con dispiacere ma senza rimpianti.

Così alleggerita, ho respirato

Ho ricominciato a leggere per lavorare sulla concentrazione.

Ho dedicato meno tempo ai social. Tra vivere e scorrere le immagini della vita degli altri c’è una bella differenza.

Poi c’è stato il passaggio più importante. Accettare la mia età e una nuova stagione di vita, completamente diversa dalla precedente. È successo quando è morta la mia amata cagnolina che ha diviso con noi un decennio felice, quello dai 40 ai 50.

Dopo la sua perdita, ho pensato al tempo che abbiamo e al fatto che avevo sprecato tre lunghi anni tra depressione, lacrime, malattie.

Infine, mi ha fatto bene aprire la casa e il cuore al giovane Lillo, un cagnolino abbandonato.
Un cucciolo che ha portato una ventata di energia e gioia che lui distribuisce quotidianamente con gran generosità. Io, a differenza di mio marito, non volevo un cane.
O almeno, non subito. Ma vedere la sua faccina dietro le sbarre del box che dice: “puoi portarmi a casa con te?”, e decidere di prenderlo è stato tutt’uno. Non potevo fare cosa migliore.

Sono una donna fortunata, ho vissuto una bella vita.
E se ti raccontassi quanti deserti ho attraversato, ti sorprenderebbe che un “salto” andato male possa aver prodotto un danno così grande.

Ma è solo quando ho rotto lo schema della depressione, poco alla volta, che sono tornata lucida.

Quanto tempo ho passato a chiedermi dove trovare la forza per superare le difficoltà. Poi ho scoperto che era già tutto dentro di me. Ma io NON volevo stare bene perché la depressione si nutre del malessere che provoca.

Non voglio aprire qui una riflessione che mi porterebbe lontano dalle mie competenze di storica e food writer. L’unica cosa che posso dire con certezza è che se sei in un bozzolo comodo e, al tempo stesso, velenoso, o trovi da sola la forza di rompere la tua prigione o cerchi una terapista.

Io ho fatto entrambe le cose e ho scoperto che soprattutto le donne, alla soglia dei 50 anni, entrano in crisi. In questi ultimi mesi, qualcosa è cambiato nel mio modo di guardare alla vita.
Che fine hanno fatto la fame di vita, l’energia, il coraggio, la sensazione di avere un tempo infinito a disposizione, dei miei trenta anni? C’è ancora tutto, solo in quantità diverse.

Tranne una cosa. Ora sento il tempo che passa e so che non è infinito.
Forse succede quando hai più vita alle spalle che non davanti.

Crostata di ricotta

Questa consapevolezza è il vero cambiamento

Acquisirla e maneggiarla mi ha fatto paura fino a quando ho capito che è un dono prezioso.

Non posso aiutarti a scacciare la malinconia del tempo che passa. Io stessa devo farci i conti e stare attenta visto che è una pericolosa compagna di viaggio.

Puoi stare lì a contare i giorni o mettere in campo un nuovo alleato, la consapevolezza di quello che hai avuto e di quello che puoi ancora avere se non sprechi tempo.
Metti a fuoco quello che vuoi e non limitarti a essere la clessidra triste del tuo tempo.

Infine, tieni vicino a te solamente persone sincere e amorevoli.
Perché da qui in poi la vita è veramente breve.

Consapevolezza è la mia parola del 2022

Questa crostata di ricotta è il dolce giusto per accompagnare un post che parla di rinascita.
Uno che rinasce, merita un dolce sontuoso, o no?

Si, io mi sento così. Rinata. E prima di parlare del dolce, vorrei aggiungere una ultima cosa.

Grazie.
Tre anni fa pensavo che nessuno avrebbe letto il blog o cucinato una mia ricetta

Poi sono arrivati i commenti, i messaggi sui social e le fotografie delle ricette fatte da chi mi segue. Ma anche chiacchiere e confidenze.

In questi tre anni difficili, Tortellini&CO è stato un appuntamento prezioso.
Cucinare, fare ricerche, scrivere e parlare con te è stato di grande aiuto.
Per questo ti ringrazio di cuore.

Quando stai male e sei chiusa in te stessa, ogni cosa che rompe l’isolamento fa bene.
Non sappiamo mai in che modo possiamo “toccare” gli altri, io ho imparato che anche un sorriso virtuale può fare la differenza.

Ricette della nonna

Crostata di ricotta

Essenza contro apparenza.
Ha una apparenza importante. Forse per i bordi alti o la copertura che nasconde il ripieno e fa volare la fantasia.

Ma si tratta di una crostata, uno dei dolci più semplici e apprezzati della cucina di casa, con un ripieno di ricotta, altrettanto semplice e frequente nelle preparazioni dolciarie domestiche.

E, come per la torta di mele, credo che ogni famiglia abbia una o più versioni, di dolci con la ricotta.

Questa crostata di ricotta era una versione riservata al pranzo della domenica o alle merende speciali in occasioni di visite o feste di bambini.

Avendo recuperato in fondo al freezer delle ciliegie dell’estate scorsa, nel ripieno ho usato anche la frutta (dopo averla cotta), e gocce di cioccolato.

Tu puoi usare la frutta cotta che preferisci: pesche, amarene o ciliegie. L’importante è che sia cotta e scolata dal suo liquido. Oppure uvetta sultanina o, infine, gocce di cioccolato o un mix di quello che preferisci.

Questa crostata è un dolce ricco nelle quantità degli ingredienti che formano il ripieno e la frolla, che deve essere alta e stare in piedi anche dopo il taglio.

Se vuoi togliere un po’ di questo o di quello, meglio scegliere un altro dolce.
Ma se cerchi una torta che dia soddisfazione all’assaggio suscitando l’apprezzamento dei tuoi commensali, che siano familiari oppure amici, questa crostata è da provare.

Buona cucina, Monica

Cucina con me

Sul blog puoi trovare altre ricette di crostate dolci e salate (qui).

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Crostata di ricotta

Crostata di ricotta

per 6-8 fette
stampo a cerniera 23 cm di diametro
Ingredienti

pasta frolla

300 g farina 00 o tipo 2
2 uova medie
150 g di burro
150 g di zucchero
scorza grattugiata di mezzo limone naturale
un pizzico di sale

ripieno

500 g di ricotta di mucca
150 g di zucchero a velo
1 uovo medio
scorza grattugiata di mezzo limone naturale
qualche goccia di succo di limone
50 g di gocce di cioccolato fondente o ciliegie o amarene sciroppate

Procedimento

Frolla
Taglia il burro freddo a tocchetti.

In una ciotola unisci gli ingredienti della frolla e impasta. Se ti è più comodo, trasferisci l’impasto dalla ciotola a una superficie pulita.

Avvolgi nella pellicola e lascia riposare da una a due ore.

Nel frattempo prepara il ripieno.
In una ciotola mescola la ricotta con un cucchiaio o una frusta a mano per 5 minuti per darle una consistenza morbida e ariosa. Unisci zucchero, uovo, scorza e succo di limone (qualche goccia) e amalgama la crema tenendo da parte le gocce di cioccolato o la frutta che hai scelto. Copri la ciotola e lascia riposare in frigorifero.

Prima di stendere la frolla, metti da parte un terzo del panetto per fare la copertura finale.

Stendi il resto tra due fogli di carta forno bagnati e strizzati o su un solo foglio di carta da cucina inumidito ma, in questo caso, bagna spesso il matterello sotto acqua corrente fredda.

Stendi l’impasto a una altezza di 5 ml e, aiutandoti con il foglio di carta forno, adagia la pasta frolla sul fondo della teglia e in modo che copra i lati della teglia fino al bordo.

In questa fase, per modellare la frolla, bagna spesso la punta delle dita in acqua fredda (pr comodità, metti una ciotola vicino alla postazione di lavoro).

Con i rebbi di una forchetta, bucherella il fondo e i bordi interni della crostata.

Sul fondo distribuisci la frutta sciroppata dopo averla scolata dal suo liquido (ciliegie, amarene, pesche, puoi usare quello che vuoi), in modo da coprire completamente il fondo con uno strato sottile ma uniforme di frutta, oppure delle gocce di cioccolato.

Sopra versa la farcia di ricotta e livella la superficie in modo da riempire fino al bordo dell’impasto. Spolvera con gocce di cioccolato.

Stendi la frolla avanzata in uno strato sottile, bucherella con i rebbi della forchetta e copri la crostata.

Metti la teglia a riposare in frigorifero per un’ora.

Quando il tempo di riposo sta per finire, porta il forno a una temperatura di 200 gradi (funzione statica). Inforna e abbassa la temperatura a 180. Cuoci per 45 minuti circa.

Toglia la torta dal forno e non muoverla dallo stampo. Se è a cerniera, non aprire.

Lascia raffreddare completamente prima di togliere la crostata di ricotta dallo stampo (servono alcune ore), metterla su un piatto da portata, cospargere con una leggera spolverata di zucchero a velo e tagliare.

Si mantiene per 3-4 giorni.

Ricette della nonna

8 Commenti

  • Loredana
    Posted 28 Gennaio 2022 at 8:49 PM

    Ci vuole tanto coraggio a parlare delle cose spiacevoli della propria vita… qui sui social poi dove tutto è superbello, felice e sereno. Dalle tue parole traspare un animo così gentile, così amorevole, così autentico.. speciale! Sei di grande ispirazione in un mondo dove questi valori sono sempre più introvabili. Con te è come fermarsi e tornare alle cose semplici, nutrimento per l’animo. Questa crostata ..mh ????????.
    Grazie Monica!

    • Post Author
      Monica
      Posted 29 Gennaio 2022 at 3:30 PM

      Cara Loredana, che belle parole mi dedichi. Ti ringrazio di cuore. Di solito lascio che siano le ricette a parlare per me e di me. Questa volta ho scelto di aprirmi con la speranza di essere utile a chi si sente solo o sbagliato. E forse ho fatto bene visto che in questi giorni mi hanno scritto molte donne, di diverse età, per dirmi grazie perché anche se uno sa di non essere l’unico a stare male, leggere di qualcuno che dice ad alta voce che può succedere e che sì, si sta male, ma le cose possono e devono migliorare, sembra essere stata di conforto per qualcuno. Riguardo alla semplicità, ti dirò, che da giovane credevo di essere speciale. Poi, con il passare del tempo, ho capito che la mia natura è un concentrato di semplicità. E questa cosa di essere ciambella, o crostata!, più che croquembouche, non mi dispiace per niente. Buona cucina e grazie di cuore, Monica

  • Carolina
    Posted 24 Gennaio 2022 at 10:42 AM

    Cara Monica, avevo intuito qualche volta un po’ di disagio. Ma non pensavo ad un periodo così buio.
    Ora so che stai bene, lo sento.
    E le tue parole, credimi, sono ancora una volta di grande aiuto anche per me.
    Come di grande aiuto sono state in questi due anni le tue ricette, i tuoi racconti.
    E la cucina a distanza in tempo di lockdown, un salvagente in un mare in tempesta!
    Io non posso che ringraziarti sempre Monica.
    E ti abbraccio con tutto il cuore.
    Felice di averti incontrata!❤

    • Post Author
      Monica
      Posted 29 Gennaio 2022 at 3:17 PM

      Le parole gentili e le mani tese, pronte ad accogliere, fanno bene a chi riceve e a chi dona. In egual misura. Per questo la fortuna è reciproca. Buona vita cara amica, Monica

  • laura
    Posted 22 Gennaio 2022 at 4:13 PM

    Ti meriti un’intera pasticceria, non solo una crostata sontuosa della rinascita.
    Ho letto tutto avidamente, come quasi addentando una tartelletta di crema e frutta, ritrivandomi in ogni parola: come se mi stessi specchiando. A volte mi chiedo se noi donne siamo tutte così…
    Avevo più che inteso che era un momento pessimo, ma non credevo così tanto. Se solo avessi saputo o ti avessi ascoltato di più…So quanto dolore si può provare e conosco tutti i sentimenti di tristezza: ci sono passata a quarant’anni. Ne sono uscita da sola perchè mi ritengo una donna con gli attributi.
    Ho imparato tanto per la mia conservazione fisica e mentale, anche ora che si stanno abbattendo, non uno, ma ben due tsunami nella mia vita attuale, li sto affrontando senza più quella paura e quel male oscuro che ti divora dentro. L’età e il rispetto per se stesse incidono tanto: si deve prendere tutto più lentamente, non correre, non c’è nessuna gara e niente da vincere al traguardo, solo il benessere personale e se questo vuol dire arrivare ultima, va bene: sarò la prima iniziando dal fondo.
    Io ci sono, anche solo per lamentarti, tanto io non consolo: sgrido! Quando sari guarita e vaccinata, ci troviamo e non è una minaccia.
    Appena questo virus maledetto allenta la presa e con il bel tempo, ho in mente…alcune amiche virtuali mi hanno chiesto di trovarci. Ne parleremo forse a Casa Nora se è disponibile.
    Come diceva Einstein: Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
    Forse noi siamo pesci e non “arrampicatrici”, ma non stupide.
    Ti abbraccio
    Laura

    • Post Author
      Monica
      Posted 23 Gennaio 2022 at 4:31 PM

      Non pesci e non arrampicatrici, ma di certo neppure stupide. E, soprattutto, grazie per tutto quello che hai fatto per me durante questo tempo. I commenti, le chiacchiere in privato. Non ti dico l’emozione grandissima e la gioia quando ho ricevuto il tuo regalo di Natale. Sei fra le persone che hanno portato luce in questi anni e il blog è stato il mio personale e severo controllore che mi richiamava all’ordine sulle cose da fare per non scivolare via. Se non mi sono persa è anche grazie a tutto questo. Siamo giardini rigogliosi. Anche quando l’inverno sembra aver spento la vita e invece, al contrario, proprio lì, si prepara la primavera. So che il nostro è un appuntamento solo rimandato, un abbraccio. monica

  • Valeria fusco
    Posted 22 Gennaio 2022 at 12:06 PM

    Cara Monica, ti sono grata per aver condiviso la tua storia. È vero, ad un certo punto, nonostante ognuno abbia una vita che va a mille, tutta a colori, le cose cambiano. Sei stata bravissima. Proverò la tua crostata della rinascita

    • Post Author
      Monica
      Posted 22 Gennaio 2022 at 3:15 PM

      Può succedere di cadere e non trovare, non subito almeno, il modo di rialzarsi. Sono passata attraverso mille deserti, anche con vicende peggiori, ma questa volta ho faticato a ritrovare la strada. Quello che è sbagliato, e doloroso, è il vuoto che si crea intorno a chi sta male. Io ho avuto la fortuna di avere persone care, come te, che mi hanno teso una mano. Ti abbraccio e buona cucina, Monica

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