Frittata trippata nel senso che c’è la trippa? No.
È un piatto vegetariano che assomiglia, nell’aspetto, alla trippa.
E da qui il nome.
Frittata trippata: uova e pomodoro
Quando sulle tavole dei contadini la carne era un bene di lusso, per fortuna, non mancava la fantasia.
Le uova in trippa nascono così, come un camouflage della trippa che non c’era. I piatti della tradizione contadina spesso camuffano l’assenza di qualcosa, di solito la carne. E si riconoscono sempre dagli ingredienti: pochi, semplici, generosamente disponibili in campagna.
La ricetta si prepara solo con uova e pomodoro. Era un piatto semplice che sfamava a poco prezzo e, durante la Quaresima, permetteva di rispettare i precetti religiosi.
Sebbene questa ricetta sia considerata da molti d’origine toscana, nota è infatti la versione alla fiorentina, anche Roma rivendica i natali della ricetta. Certo è che si tratta di un piatto molto diffuso in tutta l’Italia centrale.
Questa ricetta è uno dei pochi ricordi gastronomici che ho di Maddalena, la mia nonna paterna che, troppo presto, si è chiusa in un mondo tutto suo. Ad ogni modo, la famiglia di mio babbo ha origine in quell’Appennino romagnolo che, calanco dopo calanco, ricetta dopo ricetta, diventa Toscana. In quella zona di confine, come spesso succede, persone e sapori si mescolano e confondono e più d’una ricetta è condivisa tra quella parte di Romagna e il vicino Mugello, dal castagnaccio alla polenta di castagne. E tante ricette hanno passato il confine in entrambe le direzioni.
Sul blog trovi anche la ricetta della ficattola, un pane fritto tipico di quella zona di confine.
Come si preparano le uova in trippa
Nonna Maddalena alla frittata preferiva le uova strapazzate che poi mescolava con la salsa di pomodoro.
A me piacciono entrambe le versioni. Dipende dal tempo a disposizione: strapazzo se sono di corsa. Diversamente, faccio una o un paio di frittate.
Complice una bottiglia di passata di pomodoro fatta in casa e una giornata calda con poca voglia di stare ai fornelli, ho rispolverato questa ricetta che non facevo da tanto tempo.
La frittata trippata, uova al pomodoro, è un piatto dall’esecuzione semplice e molto veloce.
Mentre cuocio la frittata, in un tegame diverso, scaldo la salsa per darle sapore.
Taglio la frittata a fettine sottili, mescolo e sono pronta per andare in tavola.
La frittata trippata è un piatto rustico, non avere paura di servirlo direttamente nel tegame di cottura a centro tavola e tanto, tanto pane.
Buona cucina, Monica
In cucina
Dei piatti “di magro”, frequenti nell’Italia contadina del Novecento, ne parlo anche nel post dedicato alla ricetta del Polpettone di tonno alla bolognese.
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Frittata trippata: uova e pomodoro
Ingredienti
Frittata
- 3 uova medie o grandi
- 30 ml di latte
- 20 ml di olio d'oliva
- 2 g di sale
- 20 g di burro
Salsa di pomodoro
- 20 g di burro
- 20 ml di olio d'oliva
- 100 g di passata di pomodoro
- 100 ml di acqua a temperatura ambiente
- basilico q.b.
- 3 g di sale
Istruzioni
Frittata
- Sguscia le uova in una ciotola, aggiungi olio, latte, un pizzico di sale poi batti con una forchetta per un minuto.
- In una padella sciogli il burro e versa la pastella. Puoi fare due frittatine o una più grande.
- Cuoci la frittata a fiamma bassa e tegame coperto fino a quando non si stacca da sola dal fondo della padella. Continua la cottura per 2 minuti poi girala aiutandoti con un piatto o un coperchio e cuoci anche l’altro lato per due minuti a fiamma bassa.
- Sistema la frittata su un piatto e lascia raffreddare per qualche minuto prima di arrotolarla e tagliare a strisce sottili.
Salsa di pomodoro
- In un tegame, anche nello stesso dove hai cotto la frittata, sciogli il burro nell’olio, poi versa passata, acqua, sale e mescola prima di aggiungere anche il basilico.
- Cuoci per una decina di minuti, mescolando ogni tanto, su fiamma medio bassa.
- Versa le strisce di frittata nella salsa e cuoci uova e pomodoro per circa 5 minuti. Poi lascia riposare qualche minuto prima di servire.
2 Commenti
Carolina
Così semplice e così speciale. Grazie Monica
Monica
Grazie a TE, M.