Guardo gli gnocchi di melanzana che riposano sull’essiccatoio.
Il profumo intenso è un invito a tuffarli nella pentola d’acqua salata bollente.
Ma devono riposare.
Un po’ come i sogni e i pensieri che avevo in testa e non sapevo d’avere.
Ogni cosa richiede tempo, il tempo necessario.
Di cose che amo e sogni che non sapevo d’avere
La passione può condurre dove non arrivano nemmeno i sogni.
La cucina è la mia grande passione.
Oggi lo so, bruciava dentro di me da tanto tempo. Quando ero impegnata a fare altre cose e non immaginavo questa svolta, la cucina era già il mio futuro.
Iniziare a scrivere questo blog è stato il primo passo verso una nuova vita ma, ancora, non c’era consapevolezza. Ho solo risposto a un bisogno che non potevo rimandare oltre. Condividere e raccontare le ricette che conosco.
Ad un certo punto, ho capito che le cose che facevo non mi rendevano più felice.
Ma pensare di cambiare, dopo 20 anni a tempo pieno all’università, non era (ancora) un’opzione possibile. All’inizio ho fatto resistenza al cambiamento che era maturato dentro di me.
Nel frattempo, schiacciata tra senso del dovere, responsabilità sociale e quella verso me stessa, ho incontrato la depressione.
Si era consumata una frattura profonda tra la persona che credevo di dover essere, le cose che pensavo di dover desiderare e quello che sono e voglio realmente.
Accettare la mia passione mi ha aiutata a ritrovare l’equilibrio tra ragione e sentimento.
E poi a riagguantare la felicità. Ho anche capito che cucinare e raccontare il cibo è un lavoro meraviglioso e che forse è questo quello che voglio fare.
Ricetta dopo ricetta
Nei momenti più difficili degli ultimi anni, nelle lunghe ore trascorse da sola in cucina, ho scoperto che cucinare è curativo. Ricetta dopo ricetta mi sono riconnessa con il mio mondo interiore, quello che avevo silenziato.
Ho affrontato i sensi di colpa, ho accettato di deludere qualcuno, ho scoperto di essere persino fiera di me. Per avere avuto coraggio di lasciare il certo per l’incerto, per avere accolto la felicità che merito. Hai notato anche tu che, a volte, abbiamo quasi paura di essere felici?
Anche condividere le emozioni, è stato alquanto difficile per me.
Quando ho scritto per la prima volta della mia depressione, avevo molte remore.
Ma parlarne ha fatto bene a me e a chi legge, almeno a giudicare dai messaggi che ho ricevuto (QUI trovi il post).
Scegliere di raccontare un momento difficile è liberatorio. Per me è stato come fare un passo in avanti.
Per la prima volta, ho scelto di non nascondermi tra gli ingredienti e le storie delle ricette.
E con questo rinnovato senso di libertà, ho finalmente capito che il mio non è solo un food blog, ma il racconto della mia vita, della mia famiglia, della mia società e cultura attraverso la tavola. Io sono una food writer. Per me non ci sono ricette senza parole per raccontarle.
Cucino per ricordare chi sono. Ma questo, oggi, è anche il mio lavoro.
Gnocchi di melanzana
Nonna è china sul tagliere.
Impasta con il tagliapasta. Il composto è morbido e appiccicoso, in questo modo evita che resti tutto attaccato alle dita.
Gli gnocchi di melanzana sono facili da fare se conosci questo passaggio del procedimento.
La vedo ancora mentre stacca delle piccoli porzioni dall’impasto, sempre usando il taglia pasta. Spolvera con la farina, sopra e sotto e, finalmente, usa la punta delle dita per modellare un tubo sottile muovendolo avanti e indietro con il palmo delle mani.
Fa degli gnocchi piccolini e li mette a perdere umidità sull’essiccatoio.
Annuso. L’aroma delle melanzane e del basilico è forte e invitante.
Nonna ha l’abitudine di condirli con una semplice salsa di pomodoro.
Melanzana, basilico e pomodoro. Un piatto che è l’essenza dell’estate.
Anche se con nonna Sara, ogni stagione era speciale.
Quei ricordi meritavano di ritrovare la strada della cucina e del blog.
Buona cucina, Monica
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Gnocchi di melanzana al sugo di pomodoro
per 4 persone
Lista degli ingredienti
1 kg melanzane scure
200-250 g farina 00
100 g ricotta di mucca
una manciata di foglie di basilico
30 g di Parmigiano reggiano grattugiato
1 pizzico generoso di sale
farina per la spianatoia, q.b.
salsa
500 g passata di pomodoro
un paio di mestolini di acqua di cottura della pasta
olio d’oliva, sale, basilico fresco, q.b.
Procedimento
Lava e sbuccia le melanzane.
Taglia a cubetti e cuoci in un tegame con poco olio fino a quando sono morbide e asciutte.
Versa in una ciotola, aggiungi le foglie di basilico e riduci a crema con il frullatore a immersione. Metti la crema a scolare per eliminare gli ultimi residui di acqua. Oppure ripassa la crema in padella per qualche minuto.
In una ciotola mescola la crema di melanzane con parmigiano, sale e ricotta.
Aggiungi la farina poco alla volta, tenendo da parte qualche cucchiaio.
Rovescia il composto sul tagliere e impasta con il tagliapasta o una spatola senza toccarlo con le mani.
Aggiungi il resto della farina e impasta ancora muovendo il composto con il taglia pasta.
Sempre con il taglia pasta, separa una piccola porzione di composto, aggiungi poca farina sul piano di lavoro, spolvera anche il composto e con le mani forma un rotolo sottile.
Usa una forchetta o il taglia pasta per fare gli gnocchi e, mano a mano, riponi sull’essiccatoio per la pasta fresca.
Procedi in questo modo per fare gli gnocchi di melanzana.
Lascia riposare per alcune ore o una notte prima di consumare.
Cuoci gli gnocchi in acqua bollente salata fino a quando risalgono in superficie.
Scola e condisci nel tegame dove hai scaldato la passata di pomodoro con olio d’oliva, sale, basilico e uno o due mestolini di acqua di cottura degli gnocchi.
Servi con parmigiano grattugiato a parte.
2 Commenti
Carolina
Credo che leggerò più volte questo post e, come sempre, non solo per la ricetta.
Grazie perché condividi i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti. Non sai quanto possono essere di aiuto. Sei speciale Monica
Monica
Spesso ci teniamo tutto dentro. E il risultato è di sentirci sole nei nostri piccoli o grandi travagli. Io ho capito quanto bene mi faccia condividere pensieri e ricette. La tavola poi si presta alle confidenze, un abbraccio Carolina, buona cucina