Insalata di frutta?
No grazie, vorrei una macedonia.
Il ritorno della macedonia travestita da insalata.
Per decenni la macedonia è scomparsa dalle nostre tavole.
Se al ristorante chiedevi, non dico la macedonia, ma un frutto a fine pasto, c’era sempre e solo l’ananas. Anche in piena estate, con gli alberi carichi di frutta.
Una cosa quasi paradossale, persino ridicola per un paese come il nostro.
Poi la macedonia si è fatta furba.
Buongiorno, sono una insalata di frutta e… ha funzionato.
Grazie a un camouflage semantico la macedonia ha recuperato terreno.
Non solo è ricomparsa nei menù, si trova anche già pronta da mangiare nei banchi dei supermercati e di certi fruttivendoli avveduti. Cosa apprezzabile. Se non fosse per l’eccessivo utilizzo di contenitori di plastica e la presentazione che, soprattutto in Italia, spesso soffre della sindrome da macedonia affaticata.
La macedonia e Artusi
Nel libro che segna la nascita della cucina italiana moderna, la macedonia fa già parte del patrimonio gastronomico che Artusi conosce e, sin dalla prima edizione del 1891, la ricetta della “signora macedonia” fa parte della raccolta (ricetta n.772).
La versione artusiana propone una composizione a strati di frutta ghiacciata, per quello che consentiva un’epoca senza refrigeratori.
Il gastronomo fu l’unico che, in Italia, propose di introdurre una versione italiana del termine di derivazione francese e avrebbe voluto chiamare la macedonia “con nome paesano di miscellanea di frutta in gelo, la quale sarà gradita specialmente negli infuocati mesi di luglio e agosto”.
Ma a penetrare nell’uso quotidiano fu la parola macedonia, riportata per la prima volta in un dizionario italiano del 1918.
Le origini
Oggi è un “miscuglio” di frutta, tagliata in pezzi, che si può servire al naturale o condita.
Si va dal tradizionale zucchero e limone a un goccio di liquore (vodka, rum, prosecco).
C’è chi preferisce aggiungere yogurt o gelato.
Ma prima che con la frutta, la macedonia si faceva (sopratutto) con le verdure e il termine è un italico adattamento linguistico della parola francese macédoine.
Il nome italiano compare probabilmente per la prima volta ne La Cuciniera piemontese (1815), adattamento di un precedente ricettario francese del 1740, Le cuisinier guascon.
Nella versione italiana compaiono due ricette e, in entrambi i casi, si tratta di una macedonia di verdure tagliate a piccoli pezzi, lessati, passati al burro o serviti con salsa.
Ti ricorda qualcosa? Certo, l’insalata russa. Ma questa è un’altra storia (se vuoi leggerla o cerchi la ricetta, trovi tutto qui Insalata russa: ricetta classica per un piatto senza tempo).
La macedonia nasce come ricetta salata e sin dall’inizio prevede cibo sminuzzato.
Ma il termine, macedonia o macédoine, da dove arriva?
Chiediamo aiuto al dizionario (così lo ripuliamo anche dalla polvere):
Etimologia: ← dal fr. macédoine, prob. con allusione alla mescolanza di stirpi diverse che si incontravano nell’impero macedone.
Macedonia: ossia un miscuglio di cose diverse nello stesso piatto. Hai capito che storia?
La macedonia secondo me
Frutta biologica, di stagione e presentazione curata.
Questa ricetta classica non ha bisogno di essere riformulata in modo stravagante, è perfetta nella sua semplicità. Al massimo richiede un po’ di fantasia nella presentazione. In fondo si mangia anche con gli occhi.
Se è “da viaggio”, utilizzo dei vasetti di vetro con coperchio. Lo stesso per merende e buffet in giardino per evitare insetti o, peggio, vespe.
A tavola preferisco usare delle coppette di vetro classiche oppure usare il guscio di meloni o piccole angurie come contenitori della macedonia stessa. Se aggiungi del prosecco, non dimenticare di mettere una cannuccia e un paio di cubetti di ghiaccio.
Et voilà, le jeux sont fait!
Monica
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Consigli
- L’anguria grande puoi usarla come contenitore unico da mettere a centro tavola.
- Bagna tutta la frutta con qualche goccia di limone diluita in acqua per mantenere vivaci i colori.
- Utilizza zucchero di canna per addolcire.
- Segui le stagioni e per rendere speciale una macedonia invernale, aggiungi della frutta sciroppata.
Ricetta della Macedonia di frutta
per 2 persone
Ingredienti
1 anguria piccola o 1 melone
1 pesca
1 pera piccola
1 albicocca
mirtilli o more, 50 g
1 fico
qualche ciliegia o fragola
succo di mezzo limone
Procedimento
Apri a metà il melone o l’anguria, svuota con uno scavino o un cucchiaio, bagna la polpa con qualche goccia di limone e acqua e metti da parte.
Lava tutta la frutta, asciuga e taglia a pezzi, tranne frutti di bosco e ciliegie che lascio interi.
Irrora con qualche goccia di limone.
Riempi il guscio come se fosse una ciotola.
Conserva in frigorifero, servi con qualche cubetto di ghiaccio.
Puoi aromatizzare con basilico o menta.