Limonata si, orzata no.
Da piccola e anche dopo.
Fino a quando ho deciso di correggere il gusto tradizionale dell’orzata.
Invece del latte di mandorla, preferisco il sapore più fresco del limone.
Una strana riconciliazione.
L’ultima volta che ho bevuto un’orzata fu in Plaza Mayor a Madrid, molti anni fa, in una delle notti più strane della mia vita. Ancora mi chiedo il perché di quella scelta. Come mai mi venne in mente l’orzata che non ho mai amato?
So che è ardito accostare una bottiglia di orzata, che evoca pensieri leggeri di salsedine, con un evento tragico.
Perdona questa blogger che non sa tenere a bada i ricordi e passa alla ricetta se pensi che il racconto possa turbarti.
Scena 1, l’antefatto.
Gli amici dell’università mi passano alcuni indirizzi di case per studenti a Madrid. Appartamenti che d’estate si liberano e sono disponibili per i turisti.
Ho poco più di vent’anni e una gran voglia di partire per la Spagna.
Trovo il posto che fa per me. Una grande camera con bagno in un bell’appartamento spazioso dove condivido la cucina con altri.
L’idea della casa condivisa è perfetta, tanto più che a Bologna vivo allo stesso modo.
Scena 2, il contesto.
L’appartamento è bellissimo. Pavimenti di legno a lisca di pesce, grandi porte e finestre.
L’appartamento ha l’ingresso su Plaza Mayor. La finestra della mia stanza affaccia sui vicoli stretti alle spalle della piazza. E da lì mi guardo la vita scorrere dal mattino presto fino a sera tardi.
Posso quasi toccare il palazzo di fronte e sentire, oltre che vedere, la vita dei suoi abitanti.
È quasi il tramonto e sono sdraiata sul letto mentre divoro le pagine che mancano alla fine del libro. A Madrid la vita inizia tardi, c’è tempo.
Scena 3, il fattaccio.
All’improvviso scoppia un litigio furibondo nel palazzo di fronte, un piano sopra il mio.
Le voci sono quelle di un uomo e una donna. E sono così vicine che sembrano in stanza con me. Non so se alzarmi e chiudere la finestra, svelandomi. Oppure uscire dalla stanza.
Ma poi resto lì con il cuore che batte forte. Forse un presentimento.
All’epoca studio già spagnolo ma quelle parole urlate con violenza mi agitano e perdo il filo.
Poi il silenzio all’improvviso e quel rumore.
Mi alzo quasi cadendo, piango senza neanche essermi accorta d’avere cominciato.
Alcuni suoni sono inconfondibili. Il fischio del treno, le ossa che si rompono.
Lei è a terra, caduta o spinta non lo saprò mai, scomposta e inequivocabilmente morta.
Qualcuno mi trascinata via quasi a forza. Dopo il silenzio irreale, sono immersa nella confusione di una Plaza Mayor grondante di vita. Seduta al tavolino di un bar mi sento chiedere un’orzata che poi ho fissato, non so per quanto, come fosse un oracolo o una bussola.
Il senso dell’orzata corretta con il limone.
L’orzata si prepara con le mandorle e ha un sapore aromatico ma delicato.
Esistono tante ricette per fare l’orzata anche se, un po’ tutti, conosciamo quella con il latte di mandorla.
La base dell’orzata è l’acqua di cottura dell’orzo (che non devi salare), aromatizzata e filtrata dopo un po’ di riposo.
Per fare pace con il sapore dell’orzata preparata con il latte di mandorle, ho eliminato il latte e aggiunto il gusto del limone che mitiga la dolcezza della bevanda e rende il colore più simile a quello della limonata.
È una bibita un po’ antica ma il procedimento per farla è molto semplice.
Servono solo l’acqua di cottura dell’orzo e poco altro: mandorle, limone e un dolcificante naturale.
Puoi servire questa bibita estiva con delle pizzette per una gustosa merenda.
O all’ora dell’aperitivo per l’amico che non beve alcolici.
Infine, metti un paio di bottiglie nel cestino del picnic e portarla con te.
A farle compagnia, non dimenticare qualche tramezzino.
Buona cucina, Monica
Cucina con me.
Trovi qui tutte le mie ricette per bibite e succhi casalinghi.
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Consigli.
- Se non possiedi un colino a maglie strette usa due colini sovrapposti.
- Invece dello sciroppo d’acero puoi usare del miele.
Ricetta Orzata al limone
Per un litro circa di orzata
Ingredienti
200 g di orzo perlato
1,1 l di acqua
50 g mandorle pelate, dolci
1 limone bio, succo e scorza grattugiata
1 cucchiaio abbondante di sciroppo d’acero
Procedimento
Sciacqua bene l’orzo sotto acqua corrente.
Metti un litro abbondante di acqua in una pentola, quando prende bollore aggiungi l’orzo e cuoci per circa 20 minuti.
Scola l’orzo senza buttare l’acqua.
Metti da parte l’orzo per altre preparazioni e lascia raffreddare l’acqua di cottura.
Quando è tiepida, aggiungi le mandorle tritate ma non troppo finemente, scorza e succo di limone e il dolcificante.
Chiudi la bottiglia e fai riposare per una notte, anche fuori frigorifero.
Dopo il riposo, agita la bottiglia e filtra con un colino a maglie strette, e se necessario filtra due volte.
Conserva l’orzata in frigorifero.
Dopo le foto, trovi un paio di ricette per usare l’orzo.
Ricette con l’orzo.
Condisci l’orzo con pesto di basilico, olive e mozzarella tagliati finemente e rendi tutto più cremoso con un filo d’olio d’oliva. È una insalata semplice e buonissima.
L’orzo condito con il pesto è perfetto per farcire dei pomodori cuore di bue, dopo avere svuotato i pomodori metti la polpa a scolare per qualche minuto e mescola la parte soda all’orzo.
Con l’orzo perlato preparo anche delle crocchette al forno.
Mescolo l’orzo con pan grattato, parmigiano e un tuorlo. Prima di chiudere la crocchetta, spingo un pezzetto di mozzarella al centro, nel cuore della crocchetta. Poi cuocio in forno già caldo (200 gradi, forno ventilato) per 10, il tempo di dorare le crocchette.
Una valida alternativa all’orzo perlato, è il farro.
Sul blog trovi la ricette dell’Insalata di farro “al verde” con uva e fichi.
4 Commenti
Rossana Bragli
Scusa Fra , se voglio solo l’ornata il procedimento è lo stesso e basta omettere il limone? Grazie
Monica
Ciao! Io sono Monica … ma nessun problema ;-) Per un’orzata dal sapore più tradizionale ti consiglio di eliminare certamente succo e scorza di limone, usare almeno 150 g di mandorle pelate e dolci tritate in parte finemente e in parte no e una decina di mandorle amare tritate molto finemente. Poi segui il procedimento come indicato e buon lavoro! Monica
Francesca
Ciao, ti ho scoperta per caso e sto girando da un post all’altro. Scrivi benissimo, che belle storie. Anche le ricette!!! Provo l’orzata che mi incuriosisce e sembra davvero facile da fare, ben trovata. Fra
Monica
Ciao Fra, ben arrivata sul mio blog, una tavola dove si mangia chiacchierando. Spero che l’orzata ti piacerà, a me ha dato una certa soddisfazione, buona cucina. Monica