Il pandoro farcito di Natale è una preparazione che mi riporta agli anni Ottanta e Novanta, quando ero allegra e spensierata in quel modo leggero tipico della gioventù.
Visto che in occasione delle feste di Natale il mascarpone era un ingrediente molto utilizzato, prima o poi quel che avanzava finiva per farcire un pandoro. A volte anche il panettone ma, in questo caso, si svuotava il dolce per mescolare l’impasto alla crema prima di tornare al suo posto.
A un certo punto, il pandoro farcito divenne uno dei dolci del pranzo di Natale e, ricordo, piaceva a tutti.
La crema è senza uova, devi solo mescolare il mascarpone con zucchero a velo e un po’ di panna montata, aggiungere delle gocce di cioccolato e spalmare questa bontà sulle fette di pandoro che una volta ricomposto e decorato con qualche lampone fresco è bello da vedere oltre che buono da mangiare.
Ho rimosso ricetta e ricordo per tanto tempo fino a quando l’ho preparato per gli auguri di Natale con le amiche di qualche anno fa. E mi ha stupito vedere quanto piaccia! Così ho ricominciato a portarlo anche sulla mia tavola di Natale. Te lo servo spolverato di zucchero a velo e di un racconto che spero incontrerà il tuo favore.
Racconto di Natale
Era una notte buia e tempestosa. O forse era una notte e basta.
O magari fuori era solo buio, poteva essere anche tardo pomeriggio.
I ricordi di quella giornata sono rimescolati tra loro come la polenta nel paiolo.
Il giorno ha preso forma poco prima dell’alba. In casa è così freddo che il fiato fa la condensa.
Nella cucina a piano terra il profumo del caffè e il crepitio delle fiamme sembrano una compagnia migliore della luce fredda e blu che rischiara il mondo fuori la finestra.
Il tempo di sistemare le stoviglie della colazione e già qualcuno picchia alla porta.
Quel giorno non so a quante chiamate ho risposto, ogni volta avvolgendomi nella giacca di lana prima di aprire per ripararmi dal freddo.
Il primo ad arrivare è Luca il panettiere che, sulla strada di casa dopo una notte di lavoro, porta il Panone che su mia insistente richiesta ha cotto nel suo forno a legna. Come si faceva una volta, ho detto io porgendo l’impasto e lui non ha saputo dirmi di no.
Poi sono arrivati i cugini con la zia e, finalmente, mi pare che la casa, aperta solo il giorno prima dopo lunga dismissione, prenda vita e calore.
I camini sono già accesi quando un bussare discreto porta dall’ingresso aria fredda e profumata d’arrosto.
Quello della signora Nora che vive a tre case e un boschetto dalla mia porta e che mi ha vista crescere.
All’ora di pranzo da due e un cane siamo già dodici e tre cani. Nel frattempo, Beppe e Maria sono passati con il furgoncino verde smeraldo per consegnare una discreta scorta di acqua e vini.
Scelgo i due dei cugini più robusti da mandare in paese per gli ultimi acquisti con una raccomandazione ripetuta come una litania.
Non ho ancora messo il gancio alla porta che sento una voce allegra che pronuncia il mio nome.
Riapro sul sorriso splendente di Lella che intreccia ghirlande di fiori in primavera e di abete in dicembre da quando è bambina.
Accolgo il carico prezioso che profuma di resina e pigne mentre vedo la sua mano che infila un pacchettino nella tasca senza una parola.
Da questo momento in poi la giornata scorre veloce.
Consegne e nuovi arrivi scandiscono il mio lavoro in cucina.
Finalmente è Natale e a dirlo sono voci e risate, continue richieste di panini e biscotti, cose da riporre e altre da tirar fuori.
Abbandono presto il tavolo della cena per tornare in cucina dove le ultime pietanze sono pronte per uscire dal forno, i dolci per andare sul davanzale a raffreddare. E poi ci sono ancora creme da montare e il pandoro da farcire.
Il pandoro farcito non può mancare sulla tavola di Natale da quella volta che la zia Iole ha decretato essere una tradizione della nostra famiglia tra risate sconsiderate che un suo sguardo severo aveva subito smorzato.
Ancora si ride di quel giorno ma il pandoro farcito con crema al mascarpone deve esserci.
Ecco la ragione per la quale mi sono un po’ rabbuiata quando i ragazzi di ritorno dalla spesa in paese hanno detto che lo zucchero a velo oggetto delle mie raccomandazioni era finito.
So che tutti diranno che va bene lo stesso pensando che è un peccato. Io stessa sono infastidita. Come se senza quel gesto finale della spolverata mancasse un ingrediente, no anzi un elemento stesso di cui è fatto il nostro Natale.
Uno alla volta sono passati tutti a salutarmi per darmi la buonanotte. Ora siamo io e il fuoco del camino, anche lui pronto ad assopirsi.
Nel silenzio della notte che avanza sento freddo e vado all’attaccapanni dell’ingresso per mettere la giacca di lana che mi ha fatto compagnia tutto il giorno.
Sul fianco sento qualcosa che spinge dalla tasca e allungando la mano ricordo Lella e la sua risata che sembra un ruscello.
La luce del camino e di qualche candela illumina un pacchetto di carta velina che, al suo interno, contiene, non posso crederci, zucchero a velo.
E così, in quella penombra tremolante e densa di profumi, prendo il setaccio, un cucchiaio e non resisto alla tentazione di inondare il pandoro farcito.
Sai che rumore fa lo zucchero a velo? Nessuno.
Silenzioso come la neve lo guardo scendere mentre un senso di pace appagante avvolge me e la casa e risento, ancora una volta, la voce della zia che ripete che senza zucchero a velo non è Natale.
Auguri, Monica
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Pandoro farcito con crema al mascarpone
Ingredienti
- 1 kg di pandoro
- 500 g di mascarpone
- 100 g di panna liquida per dolci, non zuccherata
- 70 g di zucchero a velo
- 70 g di gocce di cioccolato
- zucchero a velo e lamponi freschi per decorare
Istruzioni
- Affetta il pandoro orizzontalmente, in modo da ottenere 6-7 fette dello stesso spessore (circa 1 cm). Metti da parte
- In una ciotola, monta la panna con lo zucchero, aggiungi il mascarpone e amalgama il composto con la spatola.
- Partendo dalla base del pandoro, e salendo fino in cima, distribuisci la crema al mascarpone su ogni fetta aggiungendo su ogni strato le gocce di cioccolato. Disponi ogni strato di pandoro in modo sfalsato rispetto al precedente.
- Decora ogni punta di pandoro con un lampone fresco.
- Spolvera con zucchero a velo prima di servire.
Consiglio
- Puoi farcire il pandoro il giorno prima e conservare in una stanza fresca, non necessariamente in frigorifero.