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La tradizione culinaria bolognese, largamente celebrata da Pellegrino Artusi, vanta un gran numero di piatti opulenti dove gli ingredienti tipici del territorio danno vita a ricette incredibili come nel caso degli stecchi Petroniani.

Tre aggettivi raccontano, in sintesi, la città: la Dotta, per la presenza dell’Università più antica del mondo occidentale; la Rossa, l’aggettivo non ha nulla a che fare con la storia politica di Bologna ma descrive il colore tipico di molte facciate dei suoi palazzi e soprattutto dei tetti sin dal Medioevo; la Grassa, un riferimento alla ricchezza degli ingredienti di tanti piatti che si possono gustare nella città turrita.

Oltre a primi e minestre, la cucina bolognese della tradizione annovera un gran numero di arrosti, contorni, fritti, dolci secchi e dessert. Tra i fritti, oltre al Fritto Bolognese, voglio portare alla tua attenzione la ricetta degli stecchi alla Bolognese che in città si chiamano anche stecchi Petroniani.

Non è del tutto chiaro se gli stecchi alla bolognese facessero parte del Fritto Bolognese, un piatto che mescola dolce e salato e dove carne, crema, verdura e frutta ridotti a bocconcini, sono impanati e fritti.

Può succedere di ordinare il Fritto Bolognese e trovarci anche un paio di stecchi, è sempre una bella sorpresa, ma purtroppo sono pochi ormai i ristoranti che offrono ancora questa prelibatezza.

 

Stecchi alla Bolognese

Dalle origini a oggi: storia di una ricetta

Artusi riporta entrambe le ricette, quella degli stecchi Petroniani (Ricetta n. 203, Fritto negli stecchini) e il Fritto Bolognese (n. 175, Fritto composto alla bolognese).

Questa è una informazione importante per azzardare l’ipotesi che gli stecchi non nascano come parte del Gran Fritto. Oppure, se anche sono nati come componente del Fritto composto, presero presto una strada autonoma e diversa.

Stecco alla bolognese è il titolo descrittivo di una ricetta tanto semplice quanto gustosa: cubetti di mortadella bolognese, uno dei prodotti simbolo della città, infilzati su uno stecchino di legno alternati con un cubetto di formaggio Emmental o Gruviera.

Andando a ritroso nel tempo, invece della mortadella avresti trovato fegatini di pollo, lingua e gruviera -eccezionalmente anche tartufi. Invece nelle ricette tradizionali più datate ma già novecentesche, vitello o maiale, animelle, lingua, fegatini, mortadella (e ancora anche tartufi).

Un’altro ingrediente della ricetta è la besciamella. Artusi scrive che lo stecco, due cubetti di mortadella e uno di formaggio, devono essere intonacati di besciamella prima di essere panati e fritti, altre fonti indicano di intingere lo stecco nella salsa Mornay, una besciamella arricchita con tuorli.

Stecchi Petroniani

Puoi trovare una versione semplificata degli stecchi alla bolognese sulla carta di pochi ristoranti.
I cambiamenti più significativi intervenuti nel tempo sono:

  • Poco alla volta la carne, tranne la mortadella, è finita fuori dallo stecco che oggi è di solito composto da mortadella e formaggio.
  • Il passaggio precedente alla panatura, l’aggiunta di una impalcatura di besciamella, non si usa quasi più. Peccato. Sia per il sapore, meno tondo e avvolgente, sia per la protezione che la besciamella offre alla mortadella tenendola “al riparo” dal caldo intenso dell’olio bollente. Se vuoi fare una versione veloce, procedi senza salsa bianca, io preferisco metterla.
  • La panatura prevede pangrattato non farina, ti consiglio di seguire la ricetta per rendere più croccante l’esterno.

Ingredienti dello Stecco alla Bolognese

Ricette di Bologna

Gli stecchi petroniani con la besciamella: preparazione

Infila nello stecco tre pezzi, due cubetti di mortadella e uno di formaggio nel mezzo.

La besciamella è una sorta di cappotto che metti sulle spalle di mortadella e formaggio e io ti consiglio di farlo.
Dopo avere composto lo stecco, tuffalo nella besciamella densa (se puoi falla il giorno prima) e, se necessario, aiutati con un cucchiaio per distribuirla. Poi con delicatezza intingi nell’uovo battuto, poi nel pane, di nuovo nell’uovo e ancora nel pane.

Se provi la versione con besciamella, o balsamella come la chiama Artusi, la doppia panatura è obbligatoria. Altrimenti corri il rischio che la salsa si stacchi dagli altri ingredienti mentre friggi. Cosa che a me è successa.
Poi è vero che sbagliando s’impara ma tu se puoi evita questo errore.

Per sicurezza passa comunque due volte nell’uovo e nel pane lo stecco anche se non aggiungi besciamella.

Gli stecchi Petroniani sono una ricetta da aperitivo e, purtroppo, per quanti tu ne possa fare, non saranno mai abbastanza.

Buona cucina
Monica

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Stecchi alla Petroniana

Stecchi Petroniani

Gli stecchi Petroniani o alla Bolognese sono spiedini fritti fatti con cubetti di mortadella e formaggio. Ricetta storica di Bologna
Portata Antipasto, Aperitivo
Cucina Bolognese
Keyword Stecchi alla Bolognese, Stecchi petroniani
Preparazione 10 minuti
Cottura 10 minuti
Porzioni 4 persone

Ingredienti

  • 200 g di mortadella un pezzo o una fetta fetta tagliata grossa
  • 100 g di emmental un pezzo
  • 300 g di besciamella sotto trovi la ricetta
  • 2 uova piccole
  • 200 g di pangrattato senza aromi o sale
  • 1 l di olio di semi per friggere

Istruzioni

  • Taglia a cubetti di circa 1,5cm mortadella e formaggio.
  • Per 12 stecchi, metti un cubetto di mortadella, uno di formaggio e di nuovo uno di mortadella.
  • Copri lo stecco, mortadella e formaggi, con la besciamella, ti puoi aiutare con un cucchiaio. La besciamella deve essere densa, meglio prepararla il giorno prima e farla riposare in frigorifero una notte. Sotto trovi la ricetta per fare un piccolo quantitativo di salsa bianca.
  • Passa ogni stecco nell'uovo, poi nel pangrattato, di nuovo nell'uovo e nel pane.
  • Scalda l'olio di semi e quando è a temperatura, friggi gli stecchi tre alla volta. Di solito, con l'olio mi regolo in questo modo: metto la punta di uno stuzzicadenti, se si formano delle bolle, l'olio è pronto per friggere.
  • Servi immediatamente. Oppure avvolgi gli stecchi nella carta alluminio e tieni in caldo nel forno spento ma preriscaldato a 180 gradi.

Consiglio

  • Prima di utilizzarli, sistema gli stecchi in una ciotola di acqua per evitare che si bruciacchino nell'olio bollente.

Besciamella

La besciamella è una salsa composta da burro, farina, latte e sale. A Bologna si aromatizza con noce moscata
Portata Salsa
Cucina Italiana
Keyword Besciamella
Preparazione 10 minuti
Cottura 5 minuti

Ingredienti

  • 20 g di burro
  • 20 g di farina
  • 1 g di sale
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 300 ml di latte

Istruzioni

  • Sciogli il burro in un pentolino su fiamma bassa, spegni il fornello e incorpora farina, sale e noce moscata con una frusta.
  • A fornello spento, aggiungi il latte a filo mescolando perché non si formino grumi.
  • Quando hai incorporato tutto il latte, metti di nuovo il tegame sul fornello, a fiamma medio-bassa, e inizia a mescolare, alza un po' la fiamma e aspetta di incontrare, mescolando, una leggera resistenza. Abbassa il fornello al minimo senza mai smettere di mescolare, cuoci ancora un minuto e spegni.
  • Spegni, copri con pellicola da cucina messa a contatto con la besciamella per evitare che si formi uno strato di pellicola superficiale.
  • Fai raffreddare e riponi in frigorifero per alcune ore, meglio tutta la notte.

Stecchi alla Bolognese

6 Commenti

  • valeria Fusco
    Posted 27 Ottobre 2020 at 7:38 PM

    Leggo la ricetta e sono le 19.35….hai scatenato una tempesta allo stomaco. ahahahah.
    Devono essere davvero buoni. Sono sempre alla ricerca di fritturine da servire come antipasto per le feste. Li proverò

    • Post Author
      Monica
      Posted 28 Ottobre 2020 at 9:58 AM

      Che forte che sei Valeria. Grazie, non c’è niente di più bello del leggere che metto fame. Ti ringrazio e ti abbraccio. Buona cucina. Monica

  • laura
    Posted 10 Ottobre 2020 at 7:21 PM

    Buoni sono buoni, ma quanto lavoro. Il Pellegrino lo conosco. Caro per nostre tasche di allora, ma impagabile nella cucina, si risparmiava e una tantum si andava fuori a cena. Non ho fatto pranzo o rinfresco per il matrimonio, ma la sera grande cena dal Pellegrino.Mi sovviene un ricordo…il primo kiwi lo mangiai proprio lì. Frutto mai visto fino allora ( era il ’75) non come adesso che si trovano ovunque. Io scrivo la ricetta, non si sa mai.

    • Post Author
      Monica
      Posted 11 Ottobre 2020 at 6:00 PM

      Non aggiungo nulla al tuo commento perché è un ricordo così bello e prezioso. Ho gli occhi a cuori per ogni parola (GRAZIE SEMPRE), un abbraccio. Monica

  • Carolina
    Posted 10 Ottobre 2020 at 7:10 PM

    Mi sono innamorata dello stecco alla Bolognese o alla Petroniana.
    Ma mi sa che mi sono innamorata della cucina bolognese.
    Tanto fa anche leggerla qui …

    • Post Author
      Monica
      Posted 11 Ottobre 2020 at 5:53 PM

      La cucina bolognese è molto più ricca di quello che sospettiamo! E studiarla e scoprirla per proporla a chi ha voglia di leggere e cucinare, è una sorpresa continua. Io sono donna di confine, essendo cresciuta su quello che divide l’Emilia dalla Romagna, e la cucina bolognese ho imparato ad apprezzarla in casa. Ma è solo da quando ho iniziato a leggere testi e vecchi ricettari che ho compreso il significato dell’aggettivo la Grassa. Grazie Carolina per le tue parole! Buona cucina, Monica

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