Se dico comfort food la prima cosa che mi viene in mente è un piatto caldo come questa teglia di riso, funghi e patate, una rielaborazione della tiella pugliese con le cozze.
La domanda sorge spontanea, che cosa significa l’espressione cibo del conforto? Anche se, con la varietà di diete che oggi affollano le nostre tavole, il concetto di cibo confortante immagino sia diverso per ognuno di noi.
L’espressione anglosassone traducibile come “cibo confortante” o “di conforto” evoca cibi che, oltre a saziare, hanno a che fare con consolazione e benessere; sapori che spesso rimandano all’infanzia o alla cucina casalinga e che, quasi sempre, contengono carboidrati o zuccheri.
Se penso ai piatti della cucina casalinga della mia infanzia ritrovo sapori che vanno ben oltre il mero nutrimento e in effetti, spesso, si tratta di primi piatti e dolci. Più pasta che desserts, a dire il vero per me che preferisco i sapori salati a quelli dolci.
Per me, ad esempio, nella lista dei confortini non mancano la classica tazza di brodo, certe minestre, pasta sempre e comunque, ciambella e biscotti secchi.
I miei piatti del conforto hanno a che fare con ricordi, ingredienti e stagioni (anche di vita).
Aggiungo che se i miei comfort food del cuore sono quasi tutti primi piatti della tradizione emiliano-romagnola, tra i dessert, a sorpresa, c’è il crumble di mele che la mia amica e coinquilina Ann ha preparato tante volte.
E a proposito di stagioni, ammetto che la bella stagione annulla quasi del tutto il bisogno di comfort food.
Nel mio caso, il cibo del conforto ha a che fare con sapori che risvegliano ricordi e con ingredienti che il mio corpo gradisce così tanto da innescare l’effetto comfort food.
I sapori del bosco in una teglia di riso
Durante una delle mie visite settimanali in Romagna, a casa dei miei genitori, ho trovato ad aspettarmi un gradito regalo, un sacchetto di porcini profumatissimi raccolti nei boschi che circondano Castel del Rio. Un piccolo paese dell’Appennino romagnolo che, dopo qualche tornante e una manciata di chilometri, diventa Toscana. Qui sul blog ho scritto spesso di questa zona visto che è da lì che viene il ramo paterno della mia famiglia.
Ho deciso di utilizzare i gambi dei quei porcini, meno preziosi delle cappelle, per rivisitare la superba ricetta della tiella di riso, patate e cozze che prepara Paola, una amica brindisina che vive a Bologna da tanto tempo.
Questa è la versione di terra della sua ricetta di mare dove funghi sostituiscono le cozze.
Ti assicuro che la teglia di riso produce un effetto comfort food.
Gli ingredienti cuociono insieme, posizionati a strati e coperti di brodo.
Durante la cottura gli umori si mescolano e i sapori di bosco, terra e risaia, incoraggiati dal Parmigiano, si fondono dando vita a una teglia speciale e adatta anche al pranzo della domenica.
Note di cucina
- Se non hai dei porcini freschi usa un piccolo quantitativo di quelli essiccati e funghi champignons freschi.
È un piatto che faccio spesso usando qualunque tipo di fungo e trovo che il gusto sia sempre soddisfacente. - La teglia di riso è una ricetta vegetariana da servire come primo piatto ma nessuno vieta che tu possa servirla come piatto unico.
- La teglia è composta da strati di patate crude, riso crudo, funghi puliti ma crudi, parmigiano grattugiato, fiocchi di burro, un pizzico di sale. Come una lasagna.
- L’ultimo strato è fatto solo di patate e parmigiano. Se vuoi, e se sono avanzati, puoi aggiungere dei funghi.
- Puoi prepararla il giorno prima e riscaldare in forno a teglia coperta.
Ricette tosco-romagnole della mia nonna paterna
La nonna paterna non ha lasciato molte ricette. Tuttavia sono piccoli capolavori di semplicità della cucina contadina di montagna come castagnaccio, frittelle, frittata trippata, farinata di ceci e basilico e, naturalmente la ficattola.
Buona cucina, Monica
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Teglia di riso, patate e funghi
Equipment
- 1 teglia rettangolare 30x19
Ingredienti
- 500 g di patate
- 20 g di porcini essiccati, facoltativo
- 500 g di funghi champignons o simili
- q.b. di sale, olio d'oliva, burro
- 100 g di Parmigiano grattugiato + quello per spolverare la superficie
- 150 g di riso Carnaroli
- 500 ml circa di brodo vegetale o di carne
- q.b. di origano o timo essiccato
Istruzioni
- Pela le patate e taglia a fette sottili circa 3mm circa con il coltello o la mandolina. Tieni da parte.
- Se usi i porcini essiccati, mettili in una tazza con acqua calda per 5 minuti. Poi scola, filtra l’acqua e mettila da parte per unirla al brodo, sciacqua i funghi, trita a coltello e metti da parte.
- Pulisci e affetta i funghi e metti da parte.
- Preriscalda il forno, funzione statica, a 180 gradi.
- Ungi con olio o burro il fondo della teglia, sistema uno strato di patate, spolvera con parmigiano, un pizzico di sale, distribuisci sulla superficie i funghi, qualche briciola di porcino qui e là, una manciata di riso (suddividilo equamente tra i vari strati), aggiungi qualche mestolino di brodo al quale avrai aggiunto l’acqua di ammollo dei porcini, e procedi con un altro strato.
- Ripeti la stessa procedura per ogni strato, fino a esaurimento degli ingredienti. Non dimenticare di aggiungere un pizzico di sale per ogni strato.
- Componi un ultimo strato di patate, spolvera con Parmigiano e origano o timo essiccato, aggiungi qualche fiocco di burro e aggiungi altro brodo, se la teglia lo contiene, ma tieni da parte qualche mestolo da aggiungere durante la cottura.
- Copri la teglia con carta alluminio e cuoci in forno già caldo per 20 minuti. Elimina la copertura e prosegui la cottura per altri 10 minuti. Affonda uno stecchino nella teglia e se ti sembra che ci sia bisogno aggiungi un paio di mestolini di brodo.
- Lascia riposare 10 minuti prima di servire.
Consigli
- Tutti gli ingredienti si inseriscono crudi e non precotti: patate, funghi e riso.
- Se la riscaldi, copri la teglia con alluminio.
- Puoi prepararla il giorno prima.
- Conserva in frigorifero.
7 Commenti
M.Cristina
Che ricetta meravigliosa! Grazie per la condivisione 💖
Monica
Grazie di cuore! Buona cucina e un abbraccio, Monica
Carolina
Buona vita a te!
antonella
Ciao Monica, la ricetta mi intriga molto perché prevede peraltro gli ingredienti che mi sono più cari. Non ho però ben chiaro quando mettere il riso, se in ogni strato o solo nell’ultimo. Grazie, una volta capito questo la farò subito!
Monica
Il riso va suddiviso equamente tra i diversi strati e messo a crudo, come tutti gli altri ingredienti così cuociono insieme nella teglia. Grazie e buona cucina, Monica
Carolina
Ho letto come sempre con piacere il tuo post. Anche per me il comfort food per eccellenza è legato ai ricordi. È per me è qualcosa in brodo.
Il brodo caldo che ti rimette a posto.
La minestrina o i tortellini mi fanno tornare bambina e mi sembra che la mia mamma sia li con me. Più comfort food di così.
Naturalmente proverò la tua tiella. Già lo sai.
Monica
Spero che il piatto ti piacerà ma, come te, non esiste un comfort food che mi tocchi più nel profondo del brodo caldo. Mi basta averne una tazza tra le mani e anche nella sera più fredda tutto cambia. Buona vita cara amica