A dispetto del nome, non è una zuppa ma una minestra.
Oltre che una ricetta tipica di Bologna.
E, a differenza di altre minestre bolognesi, per fare la zuppa imperiale non è necessario essere cintura nera di sfoglia tirata al matterello.
Ti serviranno solo una ciotola e una forchetta.
La storia della ricetta
La Zuppa Imperiale è una ricetta con “le carte in regola” se già Pellegrino Artusi la cita nel suo libro dedicato all’arte del buon mangiare, La Scienza in Cucina e L’Arte del Mangiare Bene (edito nel 1891).
Probabilmente l’origine di questa ricetta è da ricercare presso la corte di Maria Luigia d’Asburgo Lorena, moglie di Napoleone I e signora del ducato di Parma. Fu lei a portare dall’Austria una minestra simile che, a Parma, subì alcune modifiche, ad esempio con l’introduzione nella ricetta del Parmigiano Reggiano. Dalla preziosità degli ingredienti, burro e Parmigiano, o forse per il fatto che Maria Luigia fu moglie di un Imperatore, deriva il nome.
Alcuni ritengono che la Zuppa Imperiale nasca da una sorella simile, la minestra nel sacchetto tipico della Romagna. Certamente le due ricette presentano somiglianze ma anche significative differenze. La seconda si cuoce una volta sola, nel sacchetto, direttamente dentro il brodo e contiene mortadella tritata finemente.
Di certo la Zuppa Imperiale è un piatto tipico di buona parte dell’Emilia e della Romagna.
Esiste anche una versione marchigiana che differisce da quella di Bologna perché l’impasto è di 3 colori diversi.
Zuppa Imperiale, la ricetta
Si prepara con una manciata di ingredienti: uova, burro, Parmigiano reggiano, semolino.
Serve anche un pizzico di noce moscata, che poi a Bologna è la spezia più usata per insaporire tante ricette.
È il suo il profumo quello che senti, ad esempio, nel brodo dei tortellini.
O l’amica fedele che fa compagnia alla ricotta che riempie i tortelloni verdi o, ancora, della besciamella che si usa per fare le lasagne alla bolognese e di tante altre preparazioni come gli stecchi fritti di mortadella e formaggio, gli Stecchi Petroniani.
La Zuppa Imperiale è molto facile e veloce da preparare.
Bastano una ciotola e una forchetta, o una frusta. Devi sciogliere il burro, battere le uova e mescolare insieme tutti gli ingredienti. In questo modo si ottiene una pastella morbida che dovrai versare in una teglia e cuocere in forno.
Una volta cotta si presenta come un rettangolo da tagliare a quadretti. Da qui al piatto manca solo un tuffo: quello della zuppa imperiale nel brodo dove deve cuocere per pochi minuti.
Questa minestra, infatti, cuoce due volte. La prima nel forno e la seconda nel brodo, per pochi minuti.
L’ideale è servire la zuppa imperiale in una vecchia zuppiera, così rimane calda.
Puoi cuocerla nel brodo che preferisci: cappone, carne o vegetale.
Il mio preferito è quello di carne.
In occasione di uno show cooking, una signora mi ha chiesto se si può usare la farina al posto del semolino. La risposta è che si può fare. Anche a casa, capitava che non ci fosse il semolino e nonna utilizzava la farina. Tuttavia, ti consiglio di usare il semolino che, rispetto alla farina, rende la Zuppa imperiale più ariosa.
La zuppa imperiale era uno dei piatti invernali di quando ero bambina.
Era una ricetta che a casa si preparava molto spesso per il pranzo della domenica e la tavola delle feste.
Era una delle tante bontà che preparava una nonna amorevole, oltre che cuoca appassionata, che ha trasformato ogni singolo pranzo della domenica della mia infanzia in un giubileo di sapori.
Ma la mini-me bambina non si rendeva conto di quella fortuna.
Tutti quei piatti profumati e deliziosi erano la normalità. Da piccina ero un “pugnetto” di ossa affamata di libri. Oltre che animata da una testardaggine che mi porto ancora dietro. Rispetto al cibo ero forse più golosa e curiosa che affamata.
Quando la nonna sfornava la zuppa imperiale, calda e profumata, non riuscivo a resistere al richiamo dei cubetti croccanti e “formaggiosi”. Ma non appena veniva messa nel brodo e portata in tavola, assumevo ben altro atteggiamento. Avevo deciso che non mi piaceva.
E una pestifera mini-me bambina, metteva in atto la sua strategia.
Regolarmente sorbivo il brodo e poi, di malavoglia, iniziavo a mangiare un cubetto alla volta di zuppa imperiale.
“Finisci quello che c’è nel piatto” (cit.) era quello che dicevano i miei genitori.
Nessuno poteva alzarsi da tavola fino a quando non aveva finito di mangiare.
Non ti dico la pazienza, e fermezza, di fronte al gesto ribelle di un soldo di cacio (io) che mangiava con lentezza volutamente esasperante.
Oggi posso dire che quelle battaglie le ho perse tutte e che, per questo, la zuppa imperiale conquistò la maglia nera tanto che, da adulta, smisi di cucinarla e mangiarla per decenni.
Poi, l’amore per la cucina, per le mie tradizioni e la voglia di condividere queste ricette sul blog, mi hanno fatto capire che era tempo d’andare oltre i capricci di quando ero bambina.
Così ho preparato la zuppa imperiale senza trasporto, l’ho assaggiata.
E mi sono data della sciocca! Ora è tornata sulla mia tavola.
Buona cucina bolognese, Monica
Keep in Touch
- Per restare sempre aggiornato e non perdere nuove ricette e articoli, iscriviti alla newsletter di Tortellini&CO.
Niente spam, solo cose carine. - Se ti va puoi seguirmi anche su Instagram, Pinterest e Facebook.
Consigli
- Zuppa Imperiale senza glutine: sostituisci il semolino con 50g di fecola di patate.
- Di solito si serve nel brodo bollente di carne, ma se vuoi farla gustare a chi segue una dieta vegetariana, cuoci la minestra nel brodo di verdura. Gustoso, mi raccomando. E senza sapori particolari, per non coprire quello della zuppa imperiale.
- Scegli il brodo che preferisci:
brodo di carne tradizionale
brodo di Cappone, il brodo delle feste
brodo vegetale di stagione. - Se non devi consumarla subito, dopo la cottura in forno, lascia raffreddare, taglia a cubetti e conserva in frigorifero per 3-4 giorni. Oppure riponi in congelatore.
- Di solito, calcolo 80-85 g di zuppa imperiale per persona (piatto abbondante).
Zuppa Imperiale
Ingredienti
- 100 g burro
- 4 uova intere grandezza media
- 100 g Parmigiano reggiano grattugiato
- 100 g semolino
- 1 pizzico lievito non vanigliato meno di 1/2 cucchiaino
- 1 pizzico noce moscata meno di 1/2 cucchiaino
- 1 pizzico sale fino meno di 1/2 cucchiaino
- 1 l di brodo di carne puoi optare anche per un brodo vegetale
Istruzioni
- Sciogli il burro e metti da parte.
- In una ciotola batti le uova con una forchetta o una frusta a mano. Poi aggiungi Parmigiano, semolino, lievito, noce moscata, sale e mescola.
- Versa a filo il burro fuso, non troppo caldo, sul composto e continua a mescolare fino a ottenere una pastella soffice e spumosa.
- Scegli una teglia rettangolare di 15x20cm o anche più piccola, rivesti con carta forno o ungi il fondo con burro o olio d'oliva e versa l'impasto nella teglia, stendi in modo uniforme e pareggia la superficie con l'aiuto di una spatola. Nota: la teglia può essere quadrata o rettangolare e mai troppo piccola visto che la Zuppa Imperiale è alta, al massimo, 1/2 cm. Nel caso, taglia a metà per ridurre l'altezza di cubetti
- Cuoci in forno già caldo, a 170 gradi, funzione statica, per circa 15 minuti o fino a quando bordi e superficie sono leggermente dorati.
- Sforna e lascia intiepidire o raffreddare.
- Appoggia la Zuppa Imperiale su un tagliere o una superficie pulita e taglia a cubetti piccoli, di 1/2 cm circa di larghezza e altezza. Fai attenzione, nel brodo la Zuppa Imperiale "beve", cioè assorbe il brodo, e se i cubetti sono grandi diventeranno ancora più grandi. Niente di male, scegli tu!
- Cuoci la Zuppa Imperiale nel brodo bollente per due minuti. Servi la minestra calda.
Note di Cucina
- Dopo la cottura nel forno puoi congelare i cubetti.Quando cuoci la Zuppa Imperiale congelata, tuffala direttamente nel brodo caldo senza farla scongelare e cuoci per 2-3 minuti.
22 Commenti
Rosaria
Ciao scusami volendo fare la ricetta per 6persone potresti dirmi le dosi?grazie
Monica
Ciao Rosaria! Certo, devi fare una dose intera + mezza. Quindi: 150 g semolino, 150 g Parmigiano, 150 g burro, 6 uova, 1/2 cucchiaino di lievito. Oppure dose doppia e metti in congelatore una Zuppa Imperiale per due (già pronta per il brodo). Buona cucina, Monica
Sabrina
Ciao, senti x una teglia 30×30 quante uova devo mettere,xé ho provato con 4,ma é venuta bassa
Monica
Ciao Sabrina, non si aggiungono uova per adattare la Zuppa Imperiale alla teglia. Semmai metti un fondo di carta forno e crea un bordo per ridurre la sua grandezza, buona cucina. Tanto più che anche se bassa, la Zuppa Imperiale nel brodo si gonfia. Buona cucina, Monica
Nunzia
Commento positivo al 100٪.
Monica
Nunzia! Graze di cuore, buona cucina. Monica
Nunzia
Grazie di cuore, e poi è bella la storia che hai raccontato. La farò leggere anche a mia nipote perché la terza nipote fa la scuola alberghiera. Grazie ancora
Monica
Nunzia, ma grazie a te. Di vero cuore! Ti aspetto sul blog per altre ricette, sono tutte collaudate e le servo sempre con qualche storia che spero renda il piatto più appetitoso. Buona cucina e un abbraccio, Monica
Alessandra Picozzi
Grazie per aver diviso con noi questo tuo ricordo.
Monica
La cucina di casa mi porta a condividere sapori e ricordi, grazie Alessandra.
Stefania
Ovviamente ho scritto al coniuge. Carne da brodo cercasi!!!
Monica
Fagliela trovare, senza ma e senza se :) Buona cucina!
laura
Io la amo, come amo la semplice stracciatella di uova e formaggio tuffata nel brodo bollente. Stavo cercando un’altra ricetta e sei apparsa tu nella ricerca. Sono venuta a leggerti e ora vado in cucina a fare la zuppa imperiale.
Non se ne esce più…dalla cucina.
Graie Monica. Grazie sempre.
Monica
Laura, sorrido per il fatto di essere comparsa all’improvviso nella tua ricerca, anche se mi fa piacere. In queste prime settimane di gennaio devo dire che anche io ho preparato molte minestre, soprattutto stracciatella (come te), zuppa imperiale e passatelli. Le minestre in brodo mi piacciono tantissimo e alcune sono di una velocità e bontà incredibili. Buona cucina e grazie a te, sempre.
Ale
Che bella ricetta!!! Sembra proprio buona! Mi viene fame????
Monica
Buona, facile e veloce da fare. Resta solo da provarla ;)
Carolina
Ecco di che cosa ho voglia stasera! Sapessi quante cose non mangiavo da bambina … per fortuna di cambia!
Monica
Mamma mia, per fortuna! E brave noi che ci siamo concesse di riassaggiare invece di restare ferme su vecchi pregiudizi. Questa settimana la rifarò anche io. Ho appena ritrovato un’altra vecchissima ricetta di mia nonna che devo assolutamente provare, un abbraccio
Carolina
Ed eccomi di nuovo qui. Giusto un ripasso, ma più che altro per rileggerti, perché la ricetta ormai si fa ad occhi chiusi! Grazie Moni, non sai quanto mi fa bene leggerti!
Monica
Carolina! Tu sei una carezza sul cuore e io non finirò mai di ringraziarti, un abbraccio!
Ruffini Barbara
È il burro?
monica
Cara Barbara, grazie e scusa
Nel tenerlo da parte, l’avevo dimenticato ;)
Ho aggiunto il passaggio
Buona Minestra!